

PNRR Parco Agrisolare - Bando per la realizzazione di impianti fotovoltaici su immobili rurali entro il 31 marzo 2022
È previsto per il mese di marzo il primo bando a valere sulle risorse del PNRR a sostegno dell’installazione di impianti fotovoltaici su tetti di edifici agricoli e zootecnici.
PNRR
La misura da 1,5 miliardi di euro rientra nella Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedicata all’Economia circolare e Agricoltura sostenibile, ed è gestita dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Cosa finanzia
Il bando in arrivo agevola gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia nelle aree agricole che non comportino un ulteriore consumo del suolo. Il progetto Parco Agrisolare finanzia l’installazione di pannelli solari fotovoltaici sui tetti e coperture di edifici adibiti alla produzione agroalimentare/agroindustriale o uso zootecnico.
Le indicazioni fornite dall’avviso di consultazione
La misura, che rispetto alle previsioni iniziali dovrebbe escludere l’utilizzo del suolo, interesserà gli interventi sugli immobili strumentali agricoli, compresi quelli per uso zootecnico, e agroindustriali attualmente iscritti al catasto fabbricati.
In base a quanto già indicato nell’avviso di consultazione tecnica gli interventi ammessi dovranno riguardare l’installazione di pannelli fotovoltaici con la possibilità di eseguire contestualmente anche uno o più dei seguenti interventi:
- rimozione e smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
Le spese sostenute saranno ammesse fino alla soglia massima di 250.000 euro IVA esclusa.
Vi è la previsione anche di una soglia di spesa per gli interventi riconosciuti fino a 1.500 euro/kWp (Kilowatt Picco).
La potenza massima degli impianti ammessa all’incentivo è pari a 300 kWp, mentre gli impianti di potenza inferiore a 10 kWp non saranno ammessi.
L’incentivo sarà riconosciuto in conto capitale nella misura del 65% della spesa ammessa, con possibilità di una ulteriore maggiorazione del 25% per le imprese giovanili.
L’avviso riferisce anche di alcuni criteri di priorità delle domande. In particolare saranno considerati prioritari gli interventi già autorizzati; gli impianti destinati all’autoconsumo per i fabbisogni aziendali; quelli che prevedono la rimozione dell’amianto, l’isolamento termico o l’aerazione del tetto; le installazioni effettuate nelle aree colpite negli ultimi dieci anni da avversità climatiche, ambientali e sismiche oggetto di riconoscimento con Provvedimento ufficiale; infine le installazioni che prevedono la condivisione dell’energia con comunità energetiche.
In caso di ex aequo, l’ordine di priorità potrà essere definito dando priorità ai giovani agricoltori, all’imprenditoria femminile, alla presenza di sistemi di accumulo e gestione dell’energia prodotta, dal maggior importo del progetto e dalla data di presentazione della domanda.